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prof. Angelo Marchesi (ultimo aggiornamento 15 dicembre 2006)

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iàlexis intende essere programmaticamente il riconoscimento della continua dialetticità, presente e operante nella faticosa e impegnativa ricerca umana della verità, attinta mediante l’assiduo confronto delle tesi o delle asserzioni dei diversi interlocutori, attraverso il loro assiduo dialogare (dialégesthai), sulla base di quel comune lógos (di cui parlava già Eraclito e di cui ha parlato recentemente Papa Benedetto XVI nella nota ‘lectio magistralis’ all’Univ. di Regensburg), capace di condurre ad una comprensibile chiarificazione del cosmo, dell’uomo e dell’Assoluto, ricordando anche che: “l’armonia di ciò che non appare è più valida di ciò che appare in superficie”.

            In questa prospettiva di ricerca è opportuno richiamare quanto già Senofane aveva saggiamente avvertito: “Gli dei non hanno certo rivelato fin dal principio tutto ai mortali, ma questi, col passare del tempo, cercando, trovano ciò che è più valido” (Frammenti, B, 18, 2).

            Questi richiami del pensiero antico vogliono sottolineare che la ricerca di un possibile rapporto integrativo tra momento dell’indagine filosofico-razionale  e momento dell’esperienza religiosa, implicanti conoscenza e vita umana, non è certo compito facile, meno che mai, nelle odierne situazioni culturali dove si intrecciano e si accavallano proposte, disparate e sovente contrastanti, tra ambiti dell’indagine scientifico-sperimentale, impegno nella teoresi filosofica e momento della riflessione teologico-religiosa.

Occorre comunque affrontare il “rischio”, come già diceva Platone, nella convinzione che acquisire anche solo un piccolo nucleo di verità, contribuisce sicuramente all’avanzamento dell’uomo, della civiltà e della cultura umana.

 

 


 

Editoriale

Alla luce dei rilievi programmatici sopra indicati, occorre oggi solo aggiungere che l’ambito della ricerca è attraversato da ambiguità e forti disorientamenti che, per qualcuno, sconfinano in conclusioni nichilistiche e/o nella dichiarazione desolata di un impossibile attingimento di linee solutive e di criteri etici validi per le diverse situazioni e decisioni personali o collettive.

Nonostante la presenza defatigante di questo orizzonte culturale, certo poco incoraggiante e confuso, occorre, oltre ogni perplessità, riprendere il cammino per proporre qualcosa che valga la pena di essere preso in esame e attentamente vagliato ai fini di un attingimento di criteri e di regole di azione e di comportamenti, capaci di avviare verso un mondo più vivibile e più degno per tutti gli uomini.

Le prospettive della globalizzazione, presenti ed operanti in diversi settori, non solo economici, dovrebbero, se rettamente intese e perseguite con onestà e trasparenza politica, aiutare a coordinare e a mettere un po’ di ordine nella vita del nostro pianeta e favorire la crescita di una vita più umana per tutti.         


 

Saggi ed articoli prelevabili in formato pdf

 

Novità

Conosci te stesso”, il precetto delfico attraverso i secoli

In questo testo si analizza quanto uno studioso di grande levatura come Pierre Courcelle ha presentato e radunato criticamente su quanto è stato scritto in riferimento al famoso motto delfico: ‘Conosci te stesso’, lungo i secoli che si sono succeduti dall’epoca di Platone all’età medievale di san Bernardo.

La preziosità di questa fatica filologica e documentaria non può sfuggire nemmeno a chi abbia anche solo una conoscenza generica dell’antichità classica greca e dei successivi periodi della patristica greca e latina e dei primi secoli dell’età medievale. 

 

L’altro come problema ontologico ed etico-sociale

Il presente scritto, recensendo una importante opera di Joseph De Finance, indimenticabile docente della Univ. Gregoriana di Roma, mostra come sia insostenibile la pretesa di chi vorrebbe convincere che la nozione dell’altro viene prima della coscienza dell’Io e sarebbe ‘conditio sine qua non’ per poter avere una conoscenza di se stessi. L’opera esamina quindi le tesi che sono invalse, anche in Italia, dopo certi influssi dell’opera di Em. Levinas.

 

Una ‘rilettura  della “lectio magistralis” di Ratisbona che poteva e doveva essere ….più attenta

Viene qui preso in esame un recente articolo di R. De Monticelli che ritiene di dover rimproverare alla famosa ‘lectio magistralis’ di Benedetto XVI, svolta a Regensburg nel settembre 2006, di non aver tenuto conto, nella presentazione del suo discorso su Dio, della reale ‘trascendenza divina’ e della correlata tesi della indicibilità e della ineffabilità di Dio, nozioni e tesi che erano state proposte e motivatamente sostenute dalla nota ‘teologia apofatica’ di un Plotino e di uno Pseudo-Dionigi.  

 

Spunti di riflessione sul rapporto odierno tra ragione e fede

Si prende in esame una recente pubblicazione che riporta il confronto intervenuto tra un teologo cattolico e un filosofo non credente sul tema del ‘rapporto tra ragione, scienza e fede’. L’indagine poteva essere anche maggiormente approfondita, tuttavia essa presenta un esempio dell’attuale situazione culturale presente nel nostro Paese.

 

Verità e tolleranza: un rapporto che va precisato contro ogni equivoco

In questo interessante e ben documentato saggio su un tema decisamente cruciale e quanto mai attuale nell’odierno contesto culturale europeo, l’Autore francese percorre idealmente lo sviluppo del rapporto critico tra momento della ricerca e affermazione della ‘verità’ e l’istanza, altrettanto importante, della ‘tolleranza’ o, meglio, del rispetto delle altrui convinzioni, sul iano della civile convivenza democratica.

 

 

Già pubblicati

 

La rinnovata necessità della concezione 'personalistica e comunitaria' nel contesto della società contemporanea

            Il testo contiene le motivazioni che giustificano la necessità assoluta di rifarsi alla "concezione personalistica e comunitaria", di fronte alle disparate e fuorvianti proposte antropologiche, culturali e politiche che oggi concorrono a seminare solo disorientamento e confusione su ciò che riguarda una gestione democratica e responsabile del potere politico, una corretta concezione della "laicità dello Stato" e una coerente promozione della realtà della famiglia, intesa come unione fra un uomo e una donna e basata sul matrimonio.

 

Una opportuna riflessione sul rapporto che intercorre tra 'logos' greco e 'Logos cristiano', connessa con la necessità di un rigoroso approfondimento chiarificatore

            L'occasione di questa riflessione è offerta da una recente pubblicazione intitolata : Il dono dell'essere. Sentieri inesplorati del medioevo francescano, (Ediz. Messaggero, Padova, 2006) che si intrattiene sulle diversità ricorrenti nel confronto tra "logos greco" e "Logos cristiano", rivelando però la necessità di alcune precisazioni filosofico-teologiche.   

 

Audacia della ragione e inculturazione della fede: un’analisi significativa sulla Fides et ratio

Viene recensita criticamente un’opera di vari autori sul tema globale: Audacia della ragione, riferito ad una espressione usata da Giovanni Paolo II nella Fides et ratio.  

 

Quale ragione per quale Rivelazione?

Si indicano le condizioni epistemologiche e teoretico-esistenziali umane in base alle quali è possibile che il discorso filosofico-razionale e metafisico si possa aprire e connettere con una rivelazione che viene da oltre l’umano.

 

Modernità, postmodernità e antropologia cristiana

Si prendono in esame due recenti opere di Ignazio Sanna e si analizzano di temi di antropologia filosofica e teologica in essi affrontati sulla scorta del pensiero filosofico moderno e postmoderno.

 

L’Antimoderne di J. Maritain e l’uomo d’oggi

Viene presa in esame un’opera di J. Maritain, poco conosciuta e spesso fraintesa, al fine di indicarne i precisi intenti e i futuri sviluppi del pensiero maritainiano.

 

Per una “metaphysica humilis”, fedele alla realtà terrena e alla condizione storica umana

L’esposizione intende richiamare le linee fondanti del discorso metafisico, attinto nella concretezza dell’esperienza umana e come espressione consapevole di questo vissuto quotidiano.

 

Per una ontologia della persona umana

La riflessione qui proposta prende spunto da un recente convegno di studio sul tema: ‘Dire persona oggi’, e richiama le fondazioni della dignità ontologica e morale della persona umana.

 

Un “preludio alla teologia” che si correla con la riflessione filosofica

Si prende in esame una recente opera di Klaus Hemmerle: Preludio alla teologia e si mettono in evidenza i temi di un corretto rapporto tra filosofia e teologia.

 

Chiarimenti necessari sul tema del “relativismo” presente nella cultura odierna

Lo scritto intende richiamare alcuni punti essenziali per chiarire che cosa si intenda oggi con il termine ‘relativismo’ e per vedere la sua connessione con la ricerca della verità, senza equivoche intolleranze.

 

Scienza, filosofia, teologia: una rete di rapporti da precisare criticamente

Sulla base di un lungo saggio del teologo contemporaneo Giuseppe Angelini, vengono presi criticamente in esame i rapporti da lui istituiti tra ambito della ricerca scientifico-sperimentale, ambito della riflessione filosofica e ambito della prospettiva teologico-rivelata.

 

Sulla tematica del “dubbio”, nelle riflessioni critiche di Aristotele, di Agostino e di Tommaso d’Aquino …prima di arrivare a Cartesio.

 

Tecnica, politica, cultura: una correlazione da precisare

Si analizza il rapporto intercorrente tra tecnica, politica e cultura richiamando in antecedenza la necessità di una precisa gerarchia di valori reperiti alla luce di una antropologia filosofica mutuata dalla concezione aristotelico-tomistica.  

 

Una “teologia fondamentale” che lascia molto a desiderare

Si prende in esame critico una trattazione della voce: teologia fondamentale a cura di A.  Bertuletti, indicando i punti di dissenso o non condivisibili.